Alberto Lenzi
per il BENESSERE e la TUTELA ANIMALE

Nel Partito Democratico, anche se non si vede, siamo in tanti a svolgere continue azioni in difesa degli animali; a differenza di altri, non pubblicizziamo  in TV quello che è il nostro operato e non ci serviamo di partiti satelliti per trarne uno specifico consenso.

Lavoriamo da sempre in questo ambito al fine di  portare cambiamenti veri e tangibili tramite la buona politica. Non ci definiamo assolutamente un gruppo animalista-estremista che vuole imporre un’alimentazione vegana ( una scelta personale e di coscienza) o che manifesta il proprio malessere per la sofferenza animale con atti estremi. Crediamo,invece, che la libertà di pensiero e la legalità siano fondamentali e imprescindibili nella attuale società, fondamenti essenziali per la nostra credibilità politica.  

Le nostre battaglie conseguite nell’ultima legislatura, grazie a Parlamentari e Senatori sensibili al tema, sono:

– il rendere impignorabili gli animali non tenuti a fini di lucro;

– la stretta alla cattura degli uccelli con le reti;

– l’approvazione della legge-delega sul superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti;

– lo stop all’uso di microplastiche nei cosmetici e cotton-fioc al fine di evitare l’ avvelenamento del mare e dei suoi abitanti;


– la Legge di riforma della Protezione Civile che dovrebbe prevedere finalmente, tra le sue finalità e attività ufficiali, il soccorso degli animali delle popolazioni colpite da calamità.   

In attesa delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, il nostro Forum Tutela e Benessere Animale propone  a tutti i nostri candidati alla Camera e al Senato di portare avanti questi punti programmatici prendendo un impegno serio sottoscrivendo queste proposte:

Le nostre proposte per la prossima legislatura:

1) Istituzione di un Garante regionale per i diritti degli animali con i seguenti compiti:

-realizzare un piano regionale per la tutela del benessere animale;

-facilitare il coordinamento di pubbliche amministrazioni, province e dagli enti locali regionali;

-realizzazione di un programma di prevenzione del randagismo che preveda anche campagne di informazione ed educazione nelle scuole.

2) Erogazione di prestazioni di medicina veterinaria convenzionata in base al reddito dei proprietari e per categorie sociali, con un pensiero particolare rivolto agli anziani soli, che vivono della sola compagnia dei lori amici animali;

3) farmaco generico (equivalente) per uso veterinario (proposta da noi formulata nell’estate 2012 a Firenze e già in discussione in Senato); questo permetterebbe ai medici veterinari di evitare spese onerose ai detentori di animali d’affezione e una maggiore libertà di scelta della cura più idonea per i propri pazienti;

4) rafforzamento delle politiche relative al completamento, all’armonizzazione e alla messa in rete delle banche dati dell’anagrafe canina regionale, interoperativa con l’anagrafe nazionale, e all’apertura in via sperimentale dell’anagrafe felina regionale;

5) incentivare le sterilizzazioni;di cani randagi che spesso rappresentano un costo per le amministrazioni e una nuova frontiera di  business per la mafia;

6) adozione di un regolamento per l’istituzione di cimiteri per cani, gatti e piccoli animali d’affezione;

7) promozione di norme che favoriscano il libero accesso agli animali d’affezione, accompagnati dal detentore, a tutti gli esercizi pubblici e commerciali, ai locali e agli uffici aperti al pubblico, trasporti pubblici, spiagge, parchi e giardini, nonché istituti di cura e case di riposo;

8) promozione di progetti di pet therapy per riabilitazione, assistenza, percorsi terapeutici e analoghe attività, anche presso strutture residenziali, istituti di cura e carceri (cfr. Veneto: L. R. 3/2005);

9) promozione di programmi di riconversione di zoo, acquari e allevamenti di animali da pelliccia in centri di recupero per animali sequestrati;

10) promozione di progetti di ricerca che sviluppino metodi sostitutivi e alternativi alla sperimentazione animale, promozione della creazione di una banca dei tessuti nelle strutture ospedaliere (cfr. Lombardia).