La tutela del benessere animale nella politica italiana odierna e futura
2/12/15
Preferisco parlare di benessere animale, più che di Animalismo, per evitare di confondere il luogo comune dell’”animalista Talebano” (termine con il quale riassumo il concetto di violazione e inciviltà nel manifestare il proprio disappunto) pazzo e irrispettoso verso le istituzioni che spesso fa confondere l’opinione pubblica con la spiccata sensibilità/umanità verso tutti gli esseri viventi, rimarcata da tante dichiarazioni e trattati, sublimata da figure come Leonardo Da Vinci, Pitagora, Gandi, Ovidio, Tolstoj, Einstein, Schopenhauer, Kant ,etc. e la sofferenza provata nell’empatia (mettersi nei panni di) che provano queste persone nel vedere la sofferenza animale manifestata nello sgozzamento da coscienti, nell’abbandono nel maltrattamento fisico etc. che spesso provocano a taluni reazioni eccessive sopra le righe sia lessicali che dimostrative.
Questo è uno degli aspetti più criticati e osservati con timore dalla politica visto che da sempre il criticare e dimostrare è sacrosanto e doveroso per portare avanti i propri ideali e il proprio credo ma tutto deve svolgersi tassativamente nella legalità per non generare timore in coloro che vorrebbero farsi portavoci in politica del sentimento legato al benessere e ai diritti animali.
Il benessere animale, oggi in politica, attraversa quello che 10-20 anni fa ha attraversato l’ambientalismo ovvero una vera e propria fase di ridicolizzazione.
Come ha espresso in maniera egregia l’ economista e filosofo Stuart Mill: “Ogni grande movimento conosce tre fasi: prima viene ridicolizzato, poi discusso ed infine adottato”.
Bene il benessere animale in pratica sta’ svolgendo oggi la prima fase a scapito delle lobby di potere come quella economica farmaceutica e venatoria che prevalgono su questo sentimento per soli interessi economici e personali appoggiando varie candidature di questo o quel candidato.
Oggi il tema benessere animale sconta la paura generata dall’”animalismo talebano” che, più che discutere ed argomentare le proprie ragioni, spesso per troppo ardore cerca di imporre il proprio credo.
Esempio classico di questo fenomeno è la discussione sul tema vegano o vegetariano a tutti costi tralasciando spesso la libertà altrui di decidere in piena liberà sul come alimentarsi.
Certi cambiamenti come quelli legati all’alimentazione potranno essere recepiti dalle masse solo sfruttando l’informazione scientifica che avalla la teoria e come in tutti gli ambiti una corretta educazione scolastica.
Questo dell’educazione scolastica credo sia uno dei passaggi fondamentali per informare correttamente le nuove generazioni rendendole libere di scegliere come comportarsi o come cibarsi.
Altro aspetto che ancora influenza negativamente la politica è l’ eccessiva frammentazione delle associazioni animaliste che non fanno prendere coscienza reale di quanto il sentimento di rispetto e benessere animale oggi sia radicato e maggioritario nell’opinione pubblica.
Alberto Lenzi
Resp. Forum PD Benessere Animale