Alberto Lenzi
per il BENESSERE e la TUTELA ANIMALE

Vi aspettiamo!

 


PARCO REGIONALE MIGLIARINO SAN ROSSORE possibile nuovo direttore rispettoso benessere animale

Apprendo con molto piacere tra i possibili candidati alla nomina di Direttore del Parco di San Rossore del signor Giovanni D’Agliano , uomo dotato di grandi doti in ambito turistico ma allo stesso tempo molto rispettoso del benessere animale. Come Forum Nazionale PD Tutela e Benessere Animale ci auspichiamo che questa possibile nomina renda finalmente più rispettoso il rapporto tra uomo ed animali.

Coordinatore nazionale
Forum PD Naz. Benessere animale
ALBERTO Lenzi


Comunicato Forum Nazionale PD benessere tutela Animale

In vista del Congresso del PD, che deve unire e non dividere, parlando di contenuti, abbiamo proposto con il nostro gruppo un manifesto di intenti da portare all’attenzione dei tre candidati.

Per noi sarà fondamentale riuscire a ottenere dei risultati concreti in prospettiva ,nella speranza che tutti e tre accettino di sviluppare una politica mirata al miglioramento dei diritti  animali come senso di civiltà.

Coordinatore Alberto Lenzi

 

Manifesto Forum PD Nazionale Benessere e tutela animale

 

1) Istituzione di un Garante regionale per i diritti degli animalicompiti:

-realizzare un piano regionale per la tutela del benessere animale

-facilitare il coordinamento di pubbliche amministrazioni, province e dagli enti locali regionali

-realizzare di un programma di prevenzione del randagismo che preveda anche campagne di informazione ed educazione nelle

2) all’erogazione di prestazioni di medicina veterinaria convenzionata in base al reddito dei proprietari e per le categorie

3) farmaci generici(equivalente ) per uso veterinario permettendo ai medici veterinari di evitare spese onerose ai detentori di animali d’affezione nello scegliere la cura più idonea per i propri pazienti (già in discussione in Senato );

4) Rafforzamento delle politiche relative al completamento, armonizzazione e messa in rete delle banche dati dell’anagrafe canina regionale, interoperativa con l’anagrafe nazionale, e all’apertura in via sperimentale dell’anagrafe felina regionale;

5) Incentivare sterilizzazioni.

6) Adozione di un regolamento per l’istituzione di cimiteri per cani, gatti e piccoli animali d’affezione ;

7)Promozione di norme che favoriscano il libero accesso agli animali d’affezione, accompagnati dal detentore, a tutti gli esercizi pubblici e commerciali, ai locali e uffici aperti al pubblico, trasporti pubblici, spiagge, parchi e giardini, nonché istituti di cura e case di riposo;

8) Promozione di progetti di pet therapy per riabilitazione, assistenza, percorsi terapeutici e analoghe attività, anche presso strutture residenziali, istituti di cura e carceri (cfr. Veneto: L. R. 3/2005);

9) Promozione di programmi di riconversione di zoo e acquari e allevamenti di animali da pelliccia in centri di recupero per animali sequestrati;

10) Promozione di progetti di ricerca che sviluppino metodi sostitutivi e alternativi alla sperimentazione animale, promozione della creazione di una banca dei tessuti nelle strutture ospedaliere (cfr. Lombardia).

11) gli animali d’affezione non sono merce confiscabile come risarcimento economico


Stamani alla conferenza Regione Toscana / Enci a Firenze per il monitoraggio degli animali selvatici ( senza essere invasivi come rimarcato dall’ ENCI ) tramite il cane di razza , erano presenti l’Assessore Remaschi e il Presidente nazionale dell’ Enci Muto.
L’ Assessore Regionale ha volutamente spostato la discussione dal semplice monitoraggio al tema venatorio.
Devo dire che ancora una volta non condivido la posizione di Remaschi sulla caccia agli ungulati che ad oggi ha prodotto l’abbattimento di 100000 unità .
Inoltre non concordo con l’affermazione di Remaschi di aderire al piano nazionale di abbattimento Lupi.
Come Forum PD tutela e benessere animale continuiamo a proporre la sterilizzazione per contenere il numero di questi selvatici.

Alberto Lenzi responsabile PD forum nazionale benessere animale e Resp.pd benessere animali territoriale Livorno

 


lenzialberto - Gennaio 26th, 2017

Contrari all’abbattimento dei Lupi

I membri del Forum PD tutela e benessere animale (minoranza nel Partito Democratico) ribadiscono con forza la loro netta contrarietà all’abbattimento dei Lupi.

Anni fa abbiamo investito soldi pubblici per reinserire e ripopolare i nostri Appennini con il lupo, oggi è assurdo pensare agli abbattimenti.

Proposte:

L’utilizzo di specifici recinti elettrificati, cani da pastore e la sterilizzazione mirata potrebbe garantire un giusto equilibrio e la drastica diminuzione degli ibridi ( spesso i veri responsabili di aggressioni ad animali da reddito) .

Alberto Lenzi Coordinatore Forum animali


Dopo anni dalla mia proposta (trasformata in ddl da Gran aiola,Amati e Cirinna’) poi ripresa da M5S e Possibile, finalmente qualcosa si muove.

proposta: 2012

http://www.pdtoscana.it/categorie/area-stampa/comunicati-stampa/

Petizione per il farmaco equivalente anche in veterinaria, raccolte 20 mila firme

Dopo una serie di iniziative che stanno portando il Partito Democratico verso una maggiore sensibilità nei confronti dei diritti e della tutela degli animali, il gruppo di lavoro del PD Toscana Tutela e Benessere Animale intende ringraziare gli oltre 20.000 cittadini toscani che dopo poche settimane dalla presentazione della petizione” per il farmaco equivalente anche in veterinaria” che ha avuto luogo alla festa regionale dei democratici a Firenze, hanno manifestato con la loro firma l’adesione alla nostra proposta .

La petizione oltre che trovare il consenso nelle varie associazioni animaliste, ad oggi, è stata sottoscritta anche dalle massime istituzioni regionali aventi come capofila il presidente Rossi, da numerosi sindaci e presidenti provinciali e dai consiglieri regionali PD capeggiati dal segretario regionale Andrea Manciulli.

Nel rendicontare questa nostra iniziativa vorremo ancora ringraziare il segretario Pierluigi Bersani per la grande attenzione dimostrata sul tema benessere, diritti e tutela animale; fino ad oggi, la sinistra non si era interessata al tema benessere animale in maniera così sentita, ed ora, grazie all’incarico affidato da Bersani stesso alla senatrice Silvana Amati, stiamo dando voce al mondo animalista, per creare i presupposti per una politica costruttiva e partecipata con varie associazioni del settore come ad esempio Enpa, Lav, Lega del cane, Enci etc che oggi collaborano attivamente sia in ambito nazionale che regionale alla gestione politica delle criticità di questo ambito.

Per concludere, vogliamo precisare che la nostra deve essere e sarà una politica basata sui fatti e sulle proposte e non basata sul capeggiare l’opinione pubblica con azioni mediatiche populiste e autoreferenziali tipiche, fino ad oggi, della destra.
Noi vogliamo diventare col tempo un referente “politico” per il mondo degli animalisti italiano.

Resp.PD Toscana tutela e benessere animale
Alberto Lenzi

oggi notizia:

http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/in-parlamento/2017-01-16/farmaci-veterinari-parlamento-due-ddl-autorizzare-generici-124031.php?uuid=AEVADp

IN PARLAMENTO

Farmaci veterinari, in Parlamento due ddl per autorizzare i «generici»

di Ernesto Diffidenti

Un farmaco generico anche per gli animali. Lo richiede a gran voce chi possiede un cane o un gatto o qualunque altro animale da affezione. Ma anche i veterinari che devono fare i conti con vincoli sempre più stretti. Il motivo è semplice: abbassare il costo di pillole e antibiotici che anche a parità di principi attivi costano molto di più di quelli destinati a curare l’uomo assicurando le cure migliori agli amici a quattro zampe.

Il pressing dell’opinione pubblica cresce e giovedì prossimo il Senato ha calendarizzato l’avvio dell’esame di due disegni di legge: il primo d’iniziativa del senatore Antonio De Poli (Area popolare), l’altro messo a punto dalle senatrici del Pd Silvana Amati, Monica Cirinnà e Manuela Granaiola. Ma sul tema si deve registrare anche una interrogazione del Movimento 5 Stelle.

L’introduzione del “generico” non porterebbe vantaggi solo alle famiglie ma, secondo i parlamentari, anche allo Stato, alle regioni, alle province e ai comuni che devono sopportare ingenti spese per il mantenimento in salute di tutti gli animali d’affezione ricoverati nei canili e nei gattili, nei rifugi sanitari pubblici e nelle strutture soggette a contributi pubblici. «Secondo le ultime stime – spiegano – i canili presenti nel territorio nazionale sono circa 400 e ospitano mediamente 700.000 cani randagi, con una spesa di circa 7 milioni di euro al giorno, destinata essenzialmente alla cura delle patologie in atto e al controllo delle zooantroponosi pericolose per la salute dell’uomo».

Sul tema si discute da tempo ma fino ad oggi non è stato mai possibile cambiare rotta: così non è stato possibile introdurre sul mercato prodotti equivalenti con un prezzo inferiore di almeno il 20% rispetto a quello del prodotto innovatore (così recita la norma prevista per i medicinale ad uso umano). Mentre i farmaci per gli animali domestici continuano a rincarare arrivando a costare anche il triplo.

Il ministero della Salute ha provato a spiegare il perché di questo trend che accumuna tutti i paesi europei. «I medicinali veterinari – spiega il ministero – non sono rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale e dunque non è prevista l’attività di contrattazione tra Aifa e industria». Inoltre, sul prezzo del medicinale veterinario, regolato dal mercato, incidono aspetti produttivi, commerciali e distributivi che rivestono un ruolo rilevante nella sua definizione. «Occorre infatti che ogni principio attivo sia studiato sulla specie animale a cui è destinato – aggiunge il ministero – con indicazioni e posologie accuratamente sperimentate per ognuna di esse, tenuto conto dei diversi metabolismi e di conseguenza, della differente farmacodinamica e farmacocinetica». Tutto questo, conclude il ministero «ha una rilevanza enorme sul prezzo finale». Ma qualcosa si può fare, secondo la Salute: «Rendere più dinamico il mercato del farmaco veterinario, da un lato e promuovere un impiego sempre più razionale e consapevole, dall’altro, potrebbe contribuire indirettamente a raggiungere l’obiettivo».

Anche l’Unione europea sta provando a correggere il tiro ma i tempi si annunciano lunghi. Presso il Consiglio dell’Unione europea, infatti, è attualmente in discussione una nuova proposta di Regolamento dei farmaci veterinari che mira anche a rendere reperibile nella Ue un numero maggiore di medicinali per curare e prevenire le malattie degli animali. Le semplificazioni previste per le procedure di autorizzazione dovrebbero portare ad una maggiore disponibilità e, di conseguenza, favorire la riduzione dei prezzi.

Il Parlamento italiano, invece, prova ad accelerare per cambiare una norma del 2006 (Dl 193) che dispone l’obbligo per il medico veterinario, di prescrivere e di utilizzare sugli animali in cura, solo il farmaco registrato in medicina veterinaria. Insomma, l’obiettivo è rimuovere lo stop all’utilizzo della miglior molecola attiva al momento che potrebbe curare al meglio gli amici a quattro zampe e contemporaneamente alleggerire l’esborso ai proprietari e allo Stato.

I veterinari sono in allerta. Se esiste il farmaco ad uso veterinario, infatti, il veterinario è obbligato a prescrivere quello ad uso veterinario (pena salatissime multe). Solo nel caso in cui il veterinario si accorga che un farmaco ad uso veterinario non funziona su quel pet e non esistano alternative veterinarie, allora in deroga può prescrivere i corrispondenti ad uso umano. Ma deve fare segnalazione alla farmacovigilanza che quel farmaco in quel cane non ha funzionato e seguire le indicazioni del caso. Un iter molto complesso.

Secondo la Fnovi (Federazione degli Ordini) «il medico veterinario è lasciato solo, a valle, a subire gli interessi di una filiera che tuttavia non risponderà, all’utente finale, in termini né di ragioni economiche né emotive delegando a lui di difendere le ragioni di tutti salvo le proprie, quelle del suo paziente e del suo cliente». Per questo guardano con favore allo sviluppo dei farmaci generici veterinari, con etichettatura evidente e prezzo vantaggioso rispetto a quello dei prodotti presenti, chiedendo anche una campagna di informazione verso farmacisti e proprietari che promuova il farmaco veterinario e contrasti l’automedicazione, un impegno per lo sviluppo di confezioni monodose che eviti lo spreco per scadenza dei termini di utilizzo, con conseguente aumento del costo; di prevedere l’Iva agevolata al 10% anche per le prestazioni medico veterinarie.


lenzialberto - Dicembre 25th, 2016

Avvelenati i miei cani

Polpette avvelenate ai cani di un noto politico

Alberto Lenzi con uno dei suo cani ( da fb )

E’ accaduto a Fauglia nel giardino dell’abitazione di Alberto Lenzi, esponente politico del Partito Democratico livornese

FAUGLIA — Due cani di razza Setter Gordon, due femmine di 3 e 8 anni, sono morti mentre un altro è grave.

I tre animali erano nel giardino dell’abitazione di Lenzi, a Fauglia, in provincia di Pisa e l’esponente politico è stato avvertito di quanto accaduto mentre si trovava proprio a Livorno per una riunione.

Precipitatosi a casa si è trovato di fronte i tre animali agonizzanti e due di questi, come detto, sono morti.

Certo l’avvelenamento, c’è da capire la motivazione di chi ha agito. Lenzi è un personaggio conosciuto non solo a Livorno per il suo impegno politico e a favore degli animali e molti mettono in relazione il gesto proprio con la sua attività.


lenzialberto - Dicembre 24th, 2016

Brutta vicenda prenatalizia

http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2016/12/24/news/avvelenati-e-uccisi-due-cani-di-proprieta-di-alberto-lenzi-1.14617250

http://www.quinewspisa.it/fauglia-cani-alberto-lenzi-pd.htm


volpe

IN TOSCANA

La vittoria della volpe: il Tar ne sospende la caccia

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha accolto il ricorso presentato dalla Lav contro il piano triennale che avrebbe autorizzato l’uccisione di quattromila volpi all’anno. La seconda sezione del Tribunale ha ritenuto rilevanti le tesi esposte dalla Lega anti vivisezione sospendendo il piano fino all’udienza, fissata per il 17 maggio del prossimo anno.

Il piano di abbattimento – che tuttavia aveva ottenuto il parere favorevole dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – era stato proposto in quanto la specie è considerata nociva. La popolazione di volpe sarebbe in soprannumero e questo potrebbe rappresentare una minaccia per l’equilibrio dell’ecosistema.
«Il piano triennale regionale di uccisione delle volpi si configura come l’ennesimo favore della classe politica toscana ai cacciatori – ha dichiarato in merito Massimo Vitturi, responsabile dell’Area Animali Selvatici della Lega anti vivisezione – e anche per questo motivo abbiamo deciso di impugnarlo avanti al Tar di Firenze. Il prossimo obiettivo sarà quello di giungere al definitivo annullamento del piano regionale e per questo motivo stiamo già raccogliendo ulteriore materiale da presentare durante l’udienza di maggio, in modo tale da poter dimostrare che l’uccisione delle volpi con l’obiettivo di limitarne la predazione non solo non ha alcun senso scientifico, ma costituisce un’inaudita e inutile crudeltà nei confronti dell’unico predatore rimasto sul nostro martoriato territorio».

Secondo la Lav, le volpi sarebbero state vittime di una vera e propria mattanza, dal momento che la caccia non avrebbe avuto alcun limite né di spazio né di tempo. Gli animali sarebbero stati catturati con le trappole oppure stanati per mezzo di forti fari, con una metodologia cruenta che non avrebbe risparmiato neppure i cuccioli.


Assolutamente contrario a questo contenimento sulle volpi in Toscana che non risolve assolutamente il problema.
Stesso sbaglio degli ungulati, l’unica strada scientificamente percorribile è la sterilizzazione ben pianificata come avviene in altri paesi !

Resp. Alberto Lenzi

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